Condizionatori multi split per la tua casa. Conviene?

Un condizionatore multisplit è un impianto che collega più unità interne (quelle che vedi montate a parete dentro casa) a una sola unità esterna. Il vantaggio è subito chiaro: raffreschi più stanze con un unico motore fuori, senza dover montare una macchina esterna per ogni split.

Il funzionamento è semplice: il gas refrigerante parte dall’unità esterna, passa in ogni split interno e assorbe il calore dall’ambiente. Ogni unità può essere controllata in modo indipendente: puoi avere il soggiorno a 24°C e la camera a 22°C, senza problemi.

Differenza tra monosplit e multisplit

Il monosplit è il classico impianto con una macchina dentro e una fuori. Va benissimo per ambienti singoli, tipo un monolocale o un ufficio piccolo.

Il multisplit, invece, serve per raffrescare più ambienti con un’unica macchina esterna. Ti evita di riempire il balcone con tre o quattro motori diversi, ti fa risparmiare spazio, rumore, e anche costi di installazione se fatto in modo intelligente.

Vantaggi per appartamenti e case a più stanze

In una casa con più locali, il multisplit è praticamente obbligatorio se vuoi comfort omogeneo e consumi sotto controllo. È utile anche per chi ha problemi di spazio sul balcone o facciata: con una sola unità esterna, si rispetta il decoro condominiale e si semplificano i permessi.

Ogni split lavora solo quando serve, quindi anche i consumi si riducono. Se una stanza non ti serve, la lasci spenta.

Tipologie: dual split, trial split, quadri split

  • Dual split → due unità interne collegate a una sola esterna. È la configurazione più richiesta per bilocali e trilocali.
  • Trial split → tre unità. Ideale per salotto + due camere.
  • Quadri split → quattro unità, per abitazioni grandi o con zona giorno e tre stanze da coprire.
  • Esistono anche sistemi multi inverter che arrivano a 5 o più split, ma lì bisogna valutare bene la potenza: non basta attaccarli, bisogna farli funzionare tutti senza far soffrire il motore.

Un impianto multisplit fatto come si deve non si monta “alla veloce”. Ogni casa è diversa, ogni installazione ha le sue esigenze, e noi lavoriamo con metodo. Prima si valuta la situazione, poi si installa.

Sopralluogo tecnico e scelta del posizionamento

Prima cosa: si fa un sopralluogo, vero, tecnico. Non è una formalità. Serve a capire dove conviene mettere le unità interne, dove passano i tubi, che tipo di muri ci sono, se esiste una predisposizione o se va creata da zero.

Non piazziamo split “a occhio” sopra una porta o dove capita. Si studia la circolazione dell’aria in ogni stanza, si evitano soffitti bassi o zone morte, si valuta l’altezza del posizionamento e la distanza tra unità.

Per l’unità esterna, si considera la rumorosità, l’accessibilità per future manutenzioni, la distanza massima dai terminali interni (per non sovraccaricare il motore) e – nei condomini – il rispetto delle distanze dai balconi vicini.

Dove far passare i tubi del condizionatore

I tubi frigoriferi e la linea elettrica devono passare in modo pulito, in traccia o in canalina, a seconda del caso. Usiamo rame isolato professionale, guaina ad alta densità, curve protette, e dove serve facciamo passaggi murati con chiusura in malta o cartongesso.

Se la casa è già rifinita, si cerca sempre la soluzione meno invasiva. Se stai ristrutturando, invece, possiamo integrarlo perfettamente nel progetto impiantistico.

Collegamento elettrico e messa in funzione

Ogni split ha bisogno del suo collegamento elettrico. Noi realizziamo collegamenti diretti dal quadro o da scatole protette, con cavi corretti per sezione, e con differenziale idoneo se serve. Mai cavi volanti, mai prese improvvisate. La messa in funzione avviene dopo il vuoto dell’impianto con pompa professionale.

Carichiamo solo il gas previsto dalla casa madre, usando bilancia digitale e raccordi professionali. Verifichiamo che non ci siano perdite con prova ad azoto.

Prova di funzionamento e rilascio della documentazione

Una volta accesi, ogni split viene testato uno per uno: controllo flusso, temperatura, rumorosità, condensazione, risposta del telecomando, modalità di raffreddamento/riscaldamento. Niente viene lasciato al caso.

Se si tratta di un’aggiunta su predisposizione esistente, forniamo comunque report tecnico con specifica dei materiali usati e controlli effettuati.

Il prezzo di un impianto multisplit non è mai standard. Dipende da quanti split installi, dalla distanza tra le unità, se c’è già la predisposizione o se va fatto tutto da zero. Ma per darti un’idea realistica, ecco cosa incide sul costo finale:

  • Posizione delle unità (interne ed esterna): se l’unità esterna va messa in quota, serve staffaggio certificato e accesso in sicurezza.
  • Accessibilità: balconi stretti, pareti in pietra o muri pieni aumentano tempi e difficoltà.
  • Lunghezza delle linee frigorifere: più sono distanti gli split, più serve rame, guaina, canalina e lavoro.
  • Necessità di opere murarie o cartongesso
  • Richieste particolari (es. climatizzatori nascosti, split canalizzati, controllo WiFi centralizzato)

Bonus fiscali e agevolazioni (se applicabili)

Se l’impianto è parte di una ristrutturazione edilizia oppure se sostituisci vecchi sistemi di climatizzazione con macchine nuove in pompa di calore, puoi accedere a detrazione fiscale al 50% come “intervento di risparmio energetico”.

Serve:

  • Fattura con causale corretta
  • Pagamento tracciato (bonifico parlante)
  • Dichiarazione di conformità dell’impianto
  • Sopralluogo tecnico.
  • Fornitura Samsung direttamente dal produttore se necessaria.
  • Installazione completa a norma.
  • Staffa, scarico condensa, tubazioni in rame, cablaggio.
  • Prova funzionale e collaudo.
  • Alcuni dei marchi con cui lavoriamo:

Se cerchi qualcuno che ti installi un climatizzatore multisplit in modo rapido, pulito e a regola d’arte, senza improvvisazioni, allora sei nel posto giusto. Lavoriamo con tutte le marche di climatizzatori in commercio e con impianti progettati per durare nel tempo. Niente compromessi, niente adattamenti alla buona: ogni split deve raffreddare come si deve, e ogni collegamento deve essere calibrato.

Siamo operativi a Milano, Varese, Como, Lecco e Monza, anche in estate quando tutti ti dicono che “non c’è posto prima di due settimane”. Se serve, veniamo anche il giorno dopo, e in casi urgenti entro 24 ore.

Milano e tutta la provincia di Milano

Monza e tutta la provincia di Monza e Brianza

Provincia di Varese e Varese città

Como e provincia

Lecco e provincia

Nel servizio è incluso tutto: staff qualificato, verifica della tenuta, vuoto con pompa professionale, collaudo completo, certificazione ove richiesta. Il lavoro lo facciamo bene, una volta sola. Non lasciamo sporco, non servono ripassi.

Prenotare un sopralluogo è semplice: basta una chiamata o un messaggio WhatsApp. Chiediamo sempre qualche informazione base (metri quadri, stanze da coprire, se c’è predisposizione o no) per evitare perdite di tempo e venire già preparati. Il preventivo è gratuito, senza impegno, ma non è una cifra buttata a caso: è una vera analisi tecnica su misura.

Se vuoi qualcosa che funzioni bene per anni e non solo per il primo mese, ti conviene partire con l’impianto giusto.

Quanti condizionatori si possono collegare a una sola unità esterna multisplit?

Dipende dal modello del motore esterno. Ci sono unità progettate per due, tre, quattro e anche cinque split. Il limite non è solo numerico, ma anche di potenza: se colleghi cinque split ma poi li accendi tutti insieme, il motore deve essere in grado di reggere senza andare in sofferenza.

Quanti split si possono collegare a una pompa di calore?

Se si parla di climatizzatori in pompa di calore (quindi che fanno sia caldo che freddo), anche qui conta la compatibilità con l’unità esterna. Una pompa ben dimensionata può gestire più split, ma serve una progettazione precisa. Se sottodimensionata, in inverno fatica a scaldare tutto.

Quanti motori servono per 3 condizionatori?

Con un multisplit basta un solo motore esterno se è adatto a tre unità. Se si usano climatizzatori separati, servono tre motori: uno per ciascun split. Ma è una scelta sconsigliata per spazi piccoli o in condominio, sia per motivi di spazio sia per consumo.

Quanti split si possono collegare a un motore?

La regola è: solo quanti il motore è stato progettato per gestire. Colleghi due split a un dual split, tre a un trial split, e così via. Forzare le connessioni con split non compatibili o esagerare con le distanze può far calare il rendimento e danneggiare l’impianto.

Come posso rinfrescare due stanze con un condizionatore?

Per rinfrescare 2 stanze con un condizionatore, o installi un dual split (un’unità per ogni stanza), oppure, se proprio non vuoi mettere due macchine, puoi prevedere una canalizzazione che porta l’aria da un unico split in due ambienti. Ma lì serve spazio e un buon isolamento dei canali. Le soluzioni “con la porta aperta” o con ventole non funzionano davvero nei mesi caldi.

Quanti condizionatori si possono accendere contemporaneamente?

Dipende dalla potenza della linea elettrica di casa e dal carico che sopporta il motore. I multisplit gestiscono più accensioni, ma se accendi tutti gli split alla massima potenza, il motore lavorerà al limite. In molti casi, anche se hai 3 o 4 split, ne puoi usare 2 o 3 insieme in modo continuo, gli altri meglio alternarli o tenerli a potenza ridotta.

Quanti condizionatori posso accendere contemporaneamente con una potenza di 4 kW?

Con un impianto da 4 kW puoi usare un multisplit in modo intelligente, ma non puoi tenere tutto acceso al massimo, soprattutto se altri elettrodomestici sono in funzione (forno, lavatrice, boiler, ecc.). È fondamentale valutare la potenza impegnata e magari richiedere un aumento della fornitura se l’uso è intensivo.

Quanto consuma un multisplit?

Un multisplit consuma in base a:

  • Quanti split sono accesi
  • A che temperatura lavorano
  • Quanto è caldo fuori
  • Se gli ambienti sono isolati o meno

Più split accesi contemporaneamente = più lavoro per il motore = maggiore consumo. Ma i nuovi modelli inverter sono molto efficienti e modulano la potenza, quindi non restano sempre al massimo.

Quanto costa tenere acceso un condizionatore 10 ore al giorno?

Il costo varia tantissimo in base alla classe energetica dell’impianto, alla temperatura impostata, al numero di split in funzione e alla tariffa elettrica che hai. Se lo imposti in modo corretto e l’ambiente è ben isolato, i consumi si riducono. Se invece è sottodimensionato o l’isolamento è scarso, consuma di più per cercare di raggiungere il comfort.

Il climatizzatore multisplit conviene per risparmiare?

Sì, se hai più ambienti da raffrescare e vuoi risparmiare spazio e consumo rispetto a installare più impianti separati. Conviene anche in termini di manutenzione, perché gestisci tutto da un’unica macchina esterna. Ma va dimensionato bene, altrimenti rischi di non avere abbastanza potenza per far funzionare tutto come dovrebbe.

Quanti mq raffredda un 12000 BTU?

Un 12000 BTU è indicato, in media, per una stanza tra i 30 e i 40 mq ben isolata. Ma attenzione: conta l’esposizione al sole, l’altezza del soffitto, la presenza di elettrodomestici, di persone, ecc. Prima di decidere, meglio fare un calcolo termico preciso. A occhio non si dimensiona mai bene.

Installare un climatizzatore multisplit non è solo una questione di fissare uno split al muro. C’è una parte termoidraulica, una parte elettrica e una parte di refrigerazione che devono rispettare regole precise. Non è un lavoro da improvvisare.

Un tecnico qualificato sa come dimensionare correttamente l’impianto, usare i materiali giusti, fare il vuoto, caricare il gas con gli strumenti adatti e, soprattutto, collegare il tutto senza creare problemi elettrici o dispersioni. Inoltre, sa già dove possono nascere i problemi e li previene.

Normative da rispettare (DM 37/2008)

Tutti gli impianti termici ed elettrici realizzati in casa devono seguire il DM 37/2008, che impone regole chiare su chi può installare, come si deve lavorare e cosa è obbligatorio fare per la sicurezza dell’impianto.

Chi non rispetta queste norme rischia:

  • impianto non riconosciuto a livello assicurativo
  • responsabilità in caso di guasti, incendi o malfunzionamenti
  • sanzioni in caso di controlli o contestazioni condominiali

Rischi del fai-da-te

Montare un multisplit senza competenze specifiche può causare perdite di gas refrigerante, danni al compressore, scarichi condensa mal gestiti (che creano muffa e infiltrazioni), o problemi elettrici potenzialmente pericolosi.

Il rischio maggiore è quello che il sistema funzioni per qualche giorno, ma poi vada in blocco o inizi a consumare in modo anomalo. A quel punto, la riparazione spesso costa più dell’installazione fatta bene dall’inizio.

Certificazioni richieste per legge

Chi lavora con gas refrigeranti deve avere autorizzazione F-Gas, cioè un riconoscimento ufficiale per manipolare sostanze sotto pressione e potenzialmente dannose se disperse nell’ambiente.

Allo stesso modo, chi fa collegamenti elettrici permanenti deve essere abilitato secondo le normative nazionali, non può essere un tuttofare o un installatore improvvisato.

Quando un impianto viene installato da un tecnico abilitato, può essere dichiarato conforme alle normative. Questo è essenziale per vendere casa, per evitare problemi in caso di danni o per chiedere eventuali agevolazioni fiscali.

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